sabato 21 febbraio 2015

UNA RIQUALIFICAZIONE SOSTENIBILE DEL PARCO PUBBLICO?

Il governo della città di Bolzano intende trasformare un parco storico nel centro cittadino in un’area edificabile. È un’operazione irresponsabile, contraria a qualsiasi principio di interesse pubblico peraltro insensibile ed indifferente al disegno urbano della cittá ottocentesca. Il paradosso di quest’operazione è che finalizzata alla valorizzazione immobiliare di un’area di verde pubblico.

Così facendo il governo della città dimostra la sua incapacità di riconoscere i valori identitari, materiali e immateriali, che connotano l’immagine di Bolzano, di una città in sintonia con la tradizione urbanistica europea. Si è mai vista una città che consente la “cementificazione” dei propri spazi pubblici? Il loro valore, ma soprattutto il loro potenziale, che questa città non sa riconoscere, e non è capace di valorizzare altrimenti, sono sanciti dalla Carta dello Spazio Pubblico. Questa carta internazionale riconosce nello spazio pubblico la bandiera della CIVILTÀ URBANA.

Cedendo parte consistente del Parco della Stazione il PRU nega alle generazioni future il godimento di un bene comune irriproducibile, se non a scapito di enormi risorse pubbliche, in un’area centrale della cittá.
Si afferma che la superfcie di verde pubblico viene mantenuta, ma questo è possibile solo perché si computa a verde una strada. In realtà la città perde tutto un lato del parco, e la piccola porzione rimanente presenta una piazza lastricata che riduce ulteriormente l’area verde. Il progetto paesaggistico del PRU si limita alla sistemazione dei sentieri. Si tratta di opere di ordinaria manutenzione, alla portata di qualunque amministrazione comunale che abbia l'intenzione di valorizzare i propri spazi pubblici.
Non é quindi possibile una valorizzazione
sostenibile del parco, o manca piuttosto la volontà?

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